TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA
La Trivellazione Orizzontale Controllata (chiamata anche Trivellazione Teleguidata o Perforazione Direzionale) è una procedura che permette la posa o la sostituzione di cavi senza l’apertura di scavi. Proprio per questo viene detta anche “no-dig” (dall’inglese “senza scavo”) o “trenchless” (“senza trincea”).
E’ il sistema più all’avanguardia per la posa di tutti i sottoservizi, generalmente tubazioni in acciaio o polietilene, perché richiede solamente un pozzetto che si identifica come punto di ingresso, e un punto di uscita, ed è in grado di superare ostacoli velocemente con scarso impatto ambientale e urbanistico (pendenze, bacini idrici, attraversamenti stradali, terreno non omogeneo, ecc…).
Vengono immesse nel foro pilota delle aste di perforazione con una testa perforatrice all’estremità che viene guidata nella direzione e alla quota desiderata, e che preparano il passaggio per l’inserimento del tubo. Nel punto di uscita viene montato un alesatore che allarga il foro alla dimensione prescelta per il passaggio dei tubi previsti dal progetto
La lavorazione può essere effettuata a secco oppure ad umido (mediante uso di bentonite + h20 per un avanzamento coadiuvato).
Questa tecnologia è molto efficiente perché:
- permette di portare a termine il lavoro velocemente con costi minimi
- offre un ingombro minimo di cantiere
- permette la normale operatività dei cittadini
Sia che si posino cavi di pochi centimetri, che cablaggi di maggior diametro, si risparmierà tempo e si ridurranno i costi con ingombro minimo.
Vantaggi
- Nessuno scavo a cielo aperto
- Profondità di posa anche elevate
- Tempi di esecuzione molto rapidi
- Superamento di ostacoli molto veloce
- Scarso impatto ambientale e architettonico
- Nessuna interruzione o ingombro alla circolazione
- Nessun costo legato al ripristino del manto stradale
- Abbattimento di polveri sottili, consumi e inquinamento acustico
MINITRINCEA
La minitrincea è una tecnica molto utilizzata per posare sottoservizi e cavi grazie a uno scavo ridotto, usualmente entro i 15/20 cm di larghezza, ad una profondità di 30/40 cm, derogando, come da direttiva 3/3/1999 del dipartimento per le aree urbane, alla prescrizione del codice della strada che prevede, per le usuali tecniche di scavo, una profondità minima in carreggiata pari ad 1 metro, in quanto TECNICA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE.
I nostri mezzi con disco per minitrincea, permettono di aprire uno scavo dell’ampiezza giusta a posare il cavo con rapidità e precisione allo stesso tempo. In più, si ha un taglio netto della sezione scavo, in questo modo non si va ad interagire con la pavimentazione lesionandola.
L’applicazione di questa tecnica con l’utilizzo di dischi taglia roccia, o trencher, consente di allestire cantieri che interessano superfici asfaltate e/o in calcestruzzo e permette di ridurre sensibilmente i tempi di lavoro, l’ingombro di cantiere e i relativi costi operativi.
I mezzi utilizzati sono compatti, efficienti e altamente specializzati. Oltre ad avere uno scavo preciso e pulito, il materiale prodotto dai lavori verrà riutilizzato per coprire lo scavo al termine del lavoro. Evitando il sistema tradizionale di scavo a cielo aperto, si avrà un cantiere più sicuro e più economico.
Vantaggi
- Alta produttività giornaliera
- Minor traffico di mezzi pesanti
- Superamento degli ostacoli più difficili
- Maggiore sicurezza per la manodopera
- Tempi di ripristino dei servizi molto veloci
- Scavo utile di ridotte dimensioni e in spazi ristretti
- Velocità di esecuzione fino ad oltre 5 volte dallo scavatore tradizionale
- Abbattimento dei costi e dei danni ambientali rispetto gli scavi tradizionali
(riduzione impatti sulla viabilità)
INDAGINI GEORADAR, RICERCA SOTTOSERVIZI
Le indagini georadar si rivelano molto utili per ricostruire una valida mappatura delle interferenze già presenti nel sottosuolo, al fine di identificare eventuali manufatti lungo il percorso di progetto (vuoti, tombini, sottostrutture) prima di iniziare una perforazione orizzontale, permettendo di costruire un quadro generale della zona oggetto di intervento.
Le indagini tramite l’utilizzo del georadar e di un apposito software, si distinguono in varie fasi che prevedono innanzitutto una pianificazione dell’intervento volto al sopralluogo della zona oggetto delle lavorazioni; successivamente, la coordinazione con gli enti gestori dei sottoservizi locali e il tracciamento del profilo del sottosuolo sulle basi dei loro elaborati mappali e i nostri dati acquisiti via radar.
La metodologia georadar utilizza un’antenna da 400MHZ che diffonde energia nel sottosuolo alla ricerca di anomalie. L’energia che torna verso l’antenna rappresenta la presenza di materiali vicini; tutti questi segnali sono registrati dal software che li elabora.
E’ dunque un sistema complesso e tecnologicamente avanzato, in grado di indagare i terreni nel dettaglio.
Vantaggi
- Costi contenuti anche per indagare su vaste aree
- Limitazione dei danni nelle fasi di scavo o trivellazione
- Segnalazione di interferenze e anomalie già presenti nel terreno